Ombretta Gamberale si laurea in discipline dello spettacolo alla Sapienza di Roma e lavora nell'ambito teatrale per diversi anni. La sua ricerca artistica parte dal corpo, dall'indagine del suo rapporto con lo spazio oggettivo e performativo. Ma la misura e il gesto che regolano la presenza geometrica e fisica dei performers più tardi si tradurrà in segni grafici, dove il segno e la linea filiforme sono assi portanti. Il segno grafico è anche il mezzo con il quale scavare all'interno di una realtà di superficie, individuando un continuo processo di trasformazione della stessa attraverso differenti possibilità: variazioni su tema, riduzioni, stratificazioni, astrazioni, associazioni e attraverso diverse tecniche come l’incisione calcografica e linoleografica, la stampa, il disegno-segno, la forma. Questo processo nasce dalla necessità di toccare un fondo e spesso trovare l’essenzialità delle cose sia in maniera astratta, sia più figurativa, andando al di là del visibile e individuando le linee che lo attraversano o gli elementi che la compongono. Ad oggi vive e lavora a Roma negli studi di Galla Placidia con altri 14 artisti. Da febbraio 2018-2020 fa parte del progetto Galla, piccola galleria autogestita da nove artisti e punto di incontro, ricerca e di esposizione al pubblico nel quartiere Monti chiusa ai tempi della pandemia.